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Il performer dadaista veneziano si cimenterà nell’impresa, mai tentata prima d’ora, di leggere in diretta streaming per intero e senza interruzioni, il noto romanzo dello scrittore premio Nobel

In piena quarantena, con tutte le restrizioni del caso e la necessità per gli artisti di battere nuove strade espressive, non poteva non arrivare anche l’ennesima trovata di Porfirio Rubirosa, artista dadaista non nuovo a performance capaci di far parlare di sé. Mercoledì 25 marzo, a partire dalle 13, l’istrionico cantautore si cimenterà infatti nella lettura tutta d’un fiato – dalla prima all’ultima pagina – del romanzo Cecità, capolavoro dello scrittore portoghese premio Nobel per la letteratura Josè Saramago pubblicato nel 1995. L’evento, organizzato in collaborazione con la factory artistica Isola Tobia Label, la Cooperativa Esibirsi e il Meeting degli Indipendenti (MEI) – questi ultimi due impegnati in queste settimane sul fronte del riconoscimento di un contributo da parte dello Stato anche per i lavoratori dello spettacolo – verrà trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook ufficiali di Porfirio Rubirosa (www.facebook.com/porfiriorubirosaofficial), Isola Tobia Label (www.facebook.com/isolatobialabel) e della società cooperativa Esibirsi (www.facebook.com/coopesibirsi).

La scelta del romanzo Cecità, uno dei vertici dell’opera di Saramago, non è casuale. “Artisticamente parlando, Cecità è quanto di più attuale possa esserci nel difficilissimo momento in cui stiamo vivendo – spiega Porfirio Rubirosa – perché parla di epidemia, di paziente zero, e soprattutto racconta la quarantena. Le conseguenze dell’isolamento e il cambiamento delle abitudini e del proprio stile di vita. Racconta del mutamento delle relazioni sociali e delle reazioni dell’uomo”.

È una prova durissima – precisa poi a proposito della decisione di leggere il romanzo tutto di seguito –  ma lo è anche rimanere isolati ed in quarantena. Lo sforzo da me profuso non sarà affatto diverso da quelli che tutti noi facciamo ogni giorno, in queste giornate interminabili. E spero che possa essere anche l’occasione non solo per un’insolita forma di svago per coloro che vorranno assistere per intero o solo in parte, ma pure  un’occasione per riflettere sulle pericolose conseguenze di un isolamento. Sulla possibile deriva, anche violenta, che dobbiamo evitare se vogliamo continuare a conservare, seppur in una situazione estrema, la nostra umanità. Come d’altra parte ci ha insegnato Primo Levi nel suo Se questo è un uomo”.

BIO PORFIRIO RUBIROSA

Porfirio Rubirosa fa l’avvocato come se fosse un cantante e il cantante come se fosse un avvocato. È lui stesso a definirsi così poiché alla professione di avvocato affianca quella di cantante, showman, presentatore televisivo, speaker, dj e critico di costume.

L’artista esordisce nel novembre 2005 con l’album Fresco e Spumeggiante (La Stanzetta Produzioni), recensito dalle più importanti riviste di settore e anche dal vicedirettore di Rolling Stone Usa, Joe Levy, che ha definito Porfirio “likes some combination of Austin Powers and Chubby Checker”.

Nel giugno 2008 esce Ferragosto ‘68 (Klasse Uno Edizioni), concept album frutto della collaborazione fra Porfirio Rubirosa e il direttore di Rockol.com Franco Zanetti, impreziosito dall’inclusione di duetti con, tra gli altri, Ivan Cattaneo, Montefiori Cocktail, Giuliano dei Notturni, Dik Dik, Giganti, Corvi e Righeira.

Nel febbraio 2012 è la volta del terzo album Un esteta al mare.

Nel 2016 il cantautore veneto porta in scena Porfirio Rubirosa fa Skiffle!, spettacolo di teatro-canzone da lui scritto e suonato con strumenti acustici realizzati riciclando materiali e oggetti di uso comune.

Dal 2017 alterna la propria attività solista con quella di cantante e performer con Sir Oliver Skardy (Pitura Freska). nRisale inoltre sempre al 2017 la sua prima esibizione a New York City (Usa).

Nel 2018 debutta sullo storico palco dello Zelig Cabaret di Milano e nello stesso anno realizza il primo fortunato tour in Polonia, esibendosi nelle sue più grandi città. Inoltre è protagonista di un sit in davanti al Teatro Ariston in occasione del Festival di Sanremo in favore di un famigerato movimento della C.A.C.C.A., acronimo di “Canzone d’Amore Contro Canzone d’Autore” allo scopo di abbattere l’invisibile barriera esistente tra il cantautorato intellettuale e quello più popolare.

Nel 2019, in occasione del concerto in Piazza degli Scacchi a Marostica (VI) finge sul palco la propria morte per infarto, facendo accorrere sul posto il personale medico proveniente dall’ambulanza, e determinando l’interruzione del live, scatenando accesi dibattiti anche sui media relativi al confine oltre il quale non possa spingersi l’espressione artistica.

Sempre nel 2019, manifesta davanti al Palazzo del Cinema in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, chiedendo, con tanto di distribuzione di volantini, la reintroduzione dei cosiddetti “sandaloni”, i peplum all’italiana con Maciste e Ursus, nell’ambito della produzione cinematografica, quale risposta nostrana asi supereroi Marvel.

Riferimenti artista:

Facebook: www.facebook.com/porfiriorubirosaofficial

Instagram: www.instagram.com/ilcapodeidadaisti

YouTube:  www.youtube.com/porfi60mdt

Sito web: www.porfiriorubirosa.it

     

Contatti ad uso stampa

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