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Il cantautore campano fa un bilancio dei suoi 30 anni di attività artistica, dedicando con questo progetto un personale omaggio a quegli anni 90 nei quali ha iniziato a muovere i primi passi nella musica

hUMANOALIENO torna con un nuovo album. È infatti uscito hUMANOALIENO 3, il secondo lavoro discografico da solista di Macs Villucci – questo il nome reale dietro lo pseudonimo hUMANOALIENO – pubblicato da Isola Tobia Label e disponibile all’acquisto su www.isolatobialabel.com/chiosco e nei principali digital stores.

Avendo come punto di partenza il 1991, il cantautore campano stila un bilancio dei suoi primi 30 anni di vita artistica con un omaggio a quel periodo, fatto attraverso vere e proprie ‘tracce’ di vita vissuta.

L’esperienza autobiografica infatti, si incontra nella tracklist con le suggestioni musicali che hanno influenzato il percorso musicale dell’artista sin dalle sue prime esperienze, dando luogo tuttavia a uno stile personale e, nelle sue intenzioni, senza tempo. Il risultato finale sono canzoni quasi ‘inattuali’, volendo indicare con questa definizione che le stesse non hanno un riferimento temporale e stilistico unico e univoco, ma possono comunque trovare una loro specifica dimensione in chi le ascolta.

Da un punto di vista musicale, oltre al progressive rock – che rimane la base fondante della musica di hUMANOALIENO – nell’album sono presenti echi blues e di elettronica, che si accompagnano ad ampie parti strumentali dal suono assai variegato. Durante l’ascolto si viaggia così non soltanto negli anni Novanta, ma lungo decenni differenti, compresi quelli che hanno ‘preparato il terreno’ alla nascita dell’ispirazione musicale di Villucci e di coloro che lo hanno accompagnato in questa strada artistica.

Uno spazio importante hanno poi le parole, dalla scelta del metro a quella dei suoni, mai casuale e sempre funzionale all’argomento trattato. Molti i temi affrontati: l’amore, l’attualità, la critica sociale e anche, come si diceva, le esperienze personali e i ricordi, metabolizzati, intrecciati e dissimulati nelle note di una musica che pur quando parla di passato rimane proiettata al futuro.

Concetto peraltro valido allo stesso modo per le cover incluse nell’album, nelle quali la reinterpretazione dei brani La notte di Adamo e Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano, sebbene nel rispetto degli originali, contiene in ogni caso un’impronta innovativa e caratterizzante dell’artista.

 

GUIDA ALL’ASCOLTO

«hUMANOALIENO 3 rappresenta per me il bilancio di quello che è stato il mio percorso musicale sino ad oggi e per questo vorrei che fosse l’album della maturità e della consapevolezza. Giusto 30 anni fa comprai la mia prima chitarra (che ancora posseggo e con la quale compongo le mie canzoni) e da subito provai a scrivere dei pezzi miei. Si trattava del mio primo e ‘tenero’ tentativo di dire la mia, in maniera molto personale e senza ‘scimmiottare’ nessuno. Con quello stesso spirito io e un gruppo di amici decidemmo di creare una band: Il Rumore Provinciale. Era il 1991. Che anno incredibile! Il mondo stava cambiando con una velocità inaudita: era da poco crollato il muro di Berlino, il Comunismo era imploso sotto i colpi della Perestrojka, la Guerra del Golfo occupava gli schermi televisivi h24 e c’era una voglia di cambiamento nell’aria che ancora ricordo. Tutti suonavano il grunge e il rock sembrava essersi risvegliato. Tuttavia noi continuavamo per la nostra strada cercando un sound diverso, originale, senza troppo badare a quello che ascoltavamo in giro.

L’idea di questo mio nuovo lavoro discografico è scaturita nel 2021 proprio dal progetto iniziale di girare un documentario sulla storia del mio primo gruppo, per celebrare quel periodo tanto importante per me. Infatti, mentre stavo già raccogliendo un po’ di materiale di repertorio, ho sentito improvvisamente la necessità di realizzare questo album. La spinta decisiva mi è poi venuta dalla lettura del libro 1991. il risveglio del rock di Paolo Bardelli. Ho deciso, quindi, che hUMANOALIENO 3 sarebbe stato il mio omaggio a quelli anni nei quali ho iniziato a muovere i primi passi nella musica, senza però note di nostalgia e richiami retrò, ma con lo sguardo proiettato verso il futuro, poiché altrimenti sarebbe stato come un tradimento dello spirito che animava i protagonisti del tempo: la ricerca di un linguaggio nuovo in un mondo che ‘stava per rivoltarsi come un calzino’. Anche oggi secondo me, sebbene non ci siamo ancora, qualcosa sta per succedere, me lo sento. Dopo un periodo di crisi c’è sempre un cambiamento profondo».

[Macs Villucci – hUMANOALIENO]

 

  • PER PRODIGIO D’AMORE

La traccia che apre l’album prende il titolo da una poesia scritta dal padre di hUMANOALIENO e parla di una meravigliosa storia d’amore, fatta di paesaggi marini e notti stellate, nella quale però è venuto a mancare uno dei protagonisti. Lui non c’è più e lei ritorna nei luoghi della memoria ricordando i momenti passati insieme. Nella vicenda si fonde il ricordo da parte dell’artista, della scomparsa proprio del padre, che si è tolto la vita qualche anno fa.

 

  • PSICHEDELICA

Questo brano è dedicato alla favola di Amore e Psiche di Apuleio. Psiche combatte per ritrovare sé stessa, dopo che è stata punita dagli dei per aver guardato il volto di Eros durante una notte d’amore. È il racconto di una donna che combatte contro tutto per affermarsi e dell’amore immenso che in particolare le donne sanno provare.

 

  • BIANCO SPORCO

Questa canzone affronta un tema sociale di grande attualità e molto sentito dall’artista, quello delle morti sul lavoro, le cosiddette ‘morti bianche’, come suggerisce anche il titolo.

 

  • IMMOTO PERPETUO

Questo pezzo è uno dei due dell’album scritti da Alberto D’Ari. ‘Perdersi’ è l’unica alternativa ai fantasmi che ci legano al passato. Una foglia fa resistenza a staccarsi dal ramo ma, quando finalmente si arrende, prova l’ebbrezza del volo seguendo le traiettorie del vento e, una volta a terra, diventa nutrimento per un’altra corteccia contribuendo alla nascita di una nuova foglia. Nell’apparente immobilità delle cose, tutto quindi si muove e si trasforma nella memoria del passato che si trasforma nell’aspettativa del futuro.

 

  •  LA NOTTE (COVER)

Cover del celebre pezzo La notte di Adamo, l’artista ha riarrangiato con i suoi collaboratori il brano cambiando l’andamento terzinato e rendendolo più rock.

 

  • PICCOLO GIARDINO OPERAIO

La canzone parla delle periferie del mondo ed è stata ispirata all’artista dalla lettura del romanzo L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, che ha suscitato in lui anche una riflessione sull’imprevedibilità della vita.

 

  • PICCOLE DOSI DI VELENO

Questo è il secondo dei pezzi scritto da Alberto D’Ari contenuto nell’album. Il brano è incentrato sulla tendenza sempre più diffusa a vedere il ‘marcio’ dovunque e a ogni costo e costituisce anche una presa di posizione contro ogni forma di complottismo. L’arrangiamento è invece un omaggio alla musica dei Police.

 

  • I TEMPI DELLA TERRA

Questa canzone è una ninna nanna che l’artista dedica idealmente alla figlia che non ha mai avuto, esprimendo l’auspicio che il mondo che lasciamo ai nostri figli possa essere migliore di quello che ci hanno lasciato i nostri genitori.

 

  • MIO FRATELLO È FIGLIO UNICO (COVER)

Seconda cover presente nell’album, questa reinterpretazione è un omaggio a Rino Gaetano e alla sua capacità di essere un ‘artista senza tempo’. Il brano è stato realizzato nel 2021 per il progetto Ad esempio a noi piace Rino del collettivo Isola Tobia Atypical Club, pubblicato da Isola Tobia Label in occasione dei 40 anni dalla scomparsa del cantautore crotonese e vincitore nello stesso anno della Targa Tenco nella categoria Album collettivo a progetto.

 

  • MUSICA PER UN FILM MAI GIRATO

Il pezzo conclusivo dell’album avrebbe dovuto essere la colonna sonora di una web serie di genere poliziesco che l’artista aveva iniziato a girare con un suo carissimo amico. Il progetto non è stato mai concluso per vari motivi, fra i quali anche la morte improvvisa di quest’ultimo per Covid. Il brano rappresenta quindi anche l’occasione per ricordarlo dopo la sua prematura scomparsa.

 

Credits

Producer by Humanoalieno

Mixed & Mastered by Giuseppe Scarpato e Paolo Baglioni at Wall Up Studio| Firenze- Italy

Recorded by Giovanni Di Fusco at Studio 12| Falciano del Massico (CE) – Italy

Artwork by Enrico Sciaudone

Edizioni e pubblicazioni Carlo Giovanni Mercadante Editore

Isola Tobia Label

 

Voce: Macs Villucci | Batteria: Paolo Scotti

Basso: Franz Miele | Tastiere: Alfredo Iannelli

Chitarre: Gianluca Rotunno, Giuseppe Scarpato

 

I cori in Piccole dosi di veleno sono di Francesca Noviello.

Maurizio Conte (batteria), Paolo Broccoli (chitarre) e Antonio Perillo (percussioni) hanno suonato in Immoto Perpetuo

 

Tutte le canzoni sono di Massimiliano Marcello Villucci.

Immoto Perpetuo e Piccole dosi di veleno sono di Alberto D’Ari

Edizioni Carlo Giovanni Mercadante Editore

Tranne Mio fratello è figlio unico, autore e compositore Salvatore Gaetano, editore Universal Music Publishing Ricordi SRL

e La notte, autore e compositore Salvatore Adamo, editore EMI Music

 

Link di vendita:

iTunes https://music.apple.com/it/album/humanoalieno-3/1653329867

Amazon https://www.amazon.it/music/player/albums/B0BLRQGDNM

 

[PHOTO CREDIT: AGNESE CARINCI]

BIO

hUMANOALIENO è un progetto nato da un’idea di Macs Villucci nel 2005, anno nel quale il cantautore di Sessa Aurunca (CE) ha fondato una band con questo nome. Nel 2015 la formazione si è sciolta e Villucci ha proseguito la carriera da solista, mantenendo comunque lo stesso pseudonimo e continuando a coinvolgere nei suoi lavori discografici gli altri componenti del gruppo (Alberto D’Ari, Enrico Sciaudone, Franz Miele e Paolo Scotti).

Così l’artista spiega la scelta del nome: “Umano per necessità e alieno per scelta. Cerco, esploro, scandaglio ogni emozione alla scoperta dell’altro, dell’oltre e del diverso. Alieno per vocazione, la mia musica accompagna la continua ricerca all’interno di mondi diversi, fatti di follia e magia, speranze e illusioni, nella vita e nella morte, nell’amicizia e nell’amore, nella solitudine e nella socialità per cantare disagio, gioie, avventure e rischi. Come hUMANOALIENO nasco così, dal volere nudo e puro un contatto con l’alterità che sia condizione accettata, imposta, voluta“.

Gli hUMANOALIENO hanno pubblicato come band il primo album Umano alieno nel 2006, autoproducendosi. Dopo averlo ascoltato, nel 2007 Francesco Baccini invita la formazione all’edizione beneventana dell’Independent Music Day. I brani della tracklist vengono inoltre trasmessi da numerose radio nazionali e internazionali.

Successivamente, nel 2008, esce il loro EP Status quo, mentre nell’estate dello stesso anno va in scena H148, uno spettacolo realizzato dal gruppo con quasi due ore di inediti, cover e brani scritti e recitati da Raffaele D’Ari nella parte di un alieno catapultato sul mondo terrestre.

Sempre come band, nel 2009 gli hUMANOALIENO vincono il premio speciale della giuria assegnatogli per “la profondità, l’intelligenza e l’impatto sociale dei testi” in occasione della manifestazione Dietro la nuca della città, premio nazionale per le musiche di provincia organizzato dall’ARCI Punto 99 di Grumo Nevano (NA).

Nel 2010 il gruppo porta in tour il nuovo spettacolo dal titolo H148 reloaded e vengono realizzati anche una serie di video per i loro brani, tutti diretti da Raffaele D’Ari.

Nel 2011 la band pubblica l’album omonimo hUMANOALIENO, prodotto da Cristiano Santini (Disciplinatha, Consorzio Produttori Indipendenti, Dischi del Mulo) e pubblicato con l’etichetta CNI Music (99 Posse, Enzo Avitabile, Agricantus).

Nel 2012, durante le date di promozione dell’album, la formazione si esibisce inoltre in apertura dei concerti, fra gli altri, di Patti Smith e Bugo.

Nel 2015 i componenti del gruppo concordano che sia arrivato il tempo di separare i propri percorsi artistici e, dopo 2 anni di pausa, Macs Villucci decide di riprendere in mano il suo progetto, stavolta da solista ma conservandone appunto il nome.

Nel 2017 il videoclip del singolo L’elastico, realizzato qualche anno prima, viene mandato in onda nella trasmissione Optima Red Alert di Red Ronnie.

Il brano è stato poi incluso nel 2018 nell’album hUMANOALIENO 2 (il primo da solista dell’artista), pubblicato con l’etichetta Isola Tobia Label e curato in fase di missaggio e di mastering nuovamente da Cristiano Santini.

Nel 2019 è distribuito invece il singolo Immoto Perpetuo, che vede la collaborazione di hUMANOALIENO con Alberto D’Ari, autore del testo e della musica del brano.

Il 2021 rappresenta un punto di svolta per Villucci, poiché viene ridisegnata la line-up dei musicisti che lo accompagnano nel suo percorso solistico: alle tastiere arriva infatti Alfredo Iannelli e alla chitarra elettrica Gianluca Rotunno. Con questi nuovi elementi hUMANOALIENO reinterpreta, sempre nel 2021, il brano di Rino Gaetano Mio fratello è figlio unico per l’album Ad esempio a noi piace Rino, realizzato dal collettivo Isola Tobia Atypical Club per Isola Tobia Label e premiato con la Targa Tenco nella categoria Album collettivo a progetto.

Nel 2022 esce l’album hUMANOALIENO 3, con il quale l’artista fa un bilancio dei suoi primi 30 anni di attività artistica. Il progetto, pubblicato sempre da Isola Tobia Label, è stato anticipato dal singolo Piccole dosi di veleno.

 

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Altre iniziative Isola Tobia Label

È disponibile fino al 31 dicembre in prevendita a un prezzo speciale su www.isolatobialabel.com/chiosco Il furore composto, il nuovo album di Porfirio Rubirosa in uscita nei primi mesi del prossimo anno e disponibile sia in cd che in vinile.

A breve si apriranno inoltre le candidature per Agricooltour festival 2023!

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