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Il cantautore romano propone la sua personale visione (a colori) di vicende quotidiane comuni a molti di noi, attraverso una tracklist variegata che ruota intorno ad eventi particolari

 

 

Un racconto lungo un anno. Si può definire così 365, il lavoro discografico d’esordio di Claudio Cirillo, che contiene al suo interno 12 tracce, una per ciascun mese dell’anno. Il titolo, infatti, è riferito proprio al numero di giorni che ci sono in un anno. L’album, autoprodotto, è disponibile in tutti i digital stores.

In occasione dell’uscita del progetto, è stato inoltre pubblicato su YouTube un videoclip con una speciale versione unplugged del singolo Marzo di Claudio Cirillo feat. Lorenzo Lepore (qui il link: https://youtu.be/HkydBiM-Lp0), realizzato da Carlo Mercadante per Menzaparola.

 

L’ALBUM

365 è un percorso attraverso i sentimenti, gli accadimenti e le suggestioni della vita quotidiana, stati d’animo del cantautore e polistrumentista romano che si riflettono anche in situazioni legate a specifiche ricorrenze che probabilmente ognuno di noi ha vissuto.

L’artista propone in questo lavoro discografico la sua personale visione della vita, con l’auspicio che coloro i quali lo ascoltano possano identificarsi e allo stesso tempo riescano a comprendere lo spirito con cui le canzoni sono state scritte. L’obiettivo è, in sintesi, quello di creare un rapporto di dare/avere basato sui concetti chiave di condivisione, riflessione e comprensione.

Una necessità quasi terapeutica poiché, nelle intenzioni di Claudio, condividere un’esperienza con qualcuno può assumere il valore di farci sentire meno soli. Non a caso, i racconti dei brani scaturiscono da eventi particolari e trattano tematiche molto comuni e popolari.

 

I COLORI

I mesi (e di conseguenza le tracce) sono contraddistinti da Claudio con colori diversi, secondo un processo psicologico di sinestesia, una percezione simultanea vissuta da alcune persone, come quando ad esempio si ha automaticamente la tendenza ad associare lettere, numeri, concetti ad uno specifico colore.

I colori saranno svelati dall’artista man mano che verranno pubblicati i videoclip dei brani, uno al mese a partire da gennaio e fino a dicembre 2022.

 

LA COPERTINA

La copertina dell’album, elaborata da Laura Sbarbori, è un collage di immagini che oltre a Claudio Cirillo, raffigura una serie di oggetti riferiti ai brani della tracklist. Le copertine dei singoli sono realizzate con parti diverse di questo stesso collage.

 

STILE E GENERI

L’opera presenta uno stile poliedrico, reso più ricco dall’utilizzo di cori e controvoci – e anche di rumori –  in particolare nei passaggi tra le parti cantate e i brevi inserti dialogati, che si inseriscono all’interno delle canzoni senza tuttavia interromperne il ritmo.

Per quanto riguarda gli arrangiamenti, il progetto è stato concepito come fosse stato suonato da una band, con l’impiego da parte del cantautore di diversi strumenti, compreso l’ukulele, che conferisce ad alcuni brani un tono particolarmente melodico e quasi esotico. Altrettanto variegati sono i generi musicali presenti in 365, anche se principalmente si tratta di un album ‘pop’. La scelta dell’artista nasce dall’esigenza di non identificarsi necessariamente in un singolo genere ed è basata sull’idea che siamo fatti di gusti differenti. In altre parole, usando un’efficace metafora elaborata proprio da Claudio per spiegare meglio il concetto: “la vita è pop, però un mese può essere jazz, un altro blues e così via”. Come una tavolozza di colori insomma, la tracklist racchiude tutte le sfumature delle emozioni, che culminano nella romantica ballad finale Che fai a Capodanno?.

 

GUIDA ALL’ASCOLTO

365 è il mio primo album, e in quanto tale volevo che fosse qualcosa di speciale e unico.

Siamo in un periodo dove tutto è sempre accessibile. Ciò mi consente, essendo io una persona curiosa, di poter ascoltare ad esempio ogni giorno musica diversa, vedere generi differenti di film e di consultare tutte le immagini che voglio. Questa estrema varietà di stimoli influisce inevitabilmente su quello che scrivo.

Notando che a seconda del mese in nel quale mi trovavo ero in un ‘mood’ diverso – anche nella scelta di cosa vedere o ascoltare –  mi è venuta l’idea di 365.

Non volevo che fosse un album omogeneo, volevo che fosse anzi il più umano possibile.

È cosa c’è di più umano del cambiamento? Se è mattina ascoltiamo un certo tipo di musica, se è sera un altro ancora, se è Natale cambiamo ulteriormente, se è Aprile… insomma ci siamo capiti!

Ho scritto quindi una canzone per ogni mese e, per rendere più realistici i brani, ho aspettato che arrivasse il mese in questione, proprio per vedere cosa suscitasse in me e riportarlo direttamente in musica e parole. Questo è 365, un riassunto di una anno di lavoro, di gioie, di dispiaceri, di amori finiti e di quarantene. Un anno terribilmente bello. Un anno che voglio condividere con voi”. [Claudio Cirillo]

 

  1. GENNAIO

Gennaio ‘ci mette sempre in guardia’ su quello che sta per succedere, sui nostri nuovi propositi ed è un mese molto difficile perché dobbiamo fare scelte che magari riguarderanno tutta la parte successiva dell’anno. È un momento di confronto con noi stessi, per così dire. Proprio per questo, nella prima traccia dell’album Claudio chiede simbolicamente al mese di gennaio di non essere crudele e di non ricordargli cosa si possa fare e cosa invece no, di lasciarlo sognare almeno per un giorno, prima di tornare alla dura realtà.

 

  1. CONTROL Z

San Valentino è un giorno speciale per tutte le coppie e un giorno particolare per chi si è appena lasciato.

Il brano parla di quest’ultimo caso e cioè di due persone che non stanno più insieme e di come, nella realtà, non si possa cancellare tutto quello che è accaduto, esattamente come si fa utilizzando il comando Control Z per annullare le operazioni sbagliate compiute su un pc. La musica della canzone – che ha un sound ispirato al Pop moderno e all’Irish Folk  –  è stata composta proprio con la tastiera del pc.

 

  1. MARZO (feat. Lorenzo Lepore)

Quante volte ci svegliamo felici e poi ci addormentiamo tristi? Quanti umori cambiamo durante il giorno? Molte persone non riescono a condividere e a sostenere questo malessere che hanno. La storia del brano è ispirata a una vicenda vera e si sviluppa appunto intorno a questo tema, attraverso il dialogo tra un padre e la figlia: la ragazza si confida con il genitore, raccontandogli dei suoi continui sbalzi di umore che non riesce ad accettare e a comprendere. Il padre la rassicura, spiegandole che certi alti e bassi nella vita sono normali, l’importante è non perdere mai di vista sé stessi, capire che sono momenti transitori e non attaccarsi a quelle emozioni, accettarsi per quello che siamo senza spirito critico senza giudizi.

 

  1. 1 D’APRILE

L’1 di aprile è una giornata tradizionalmente legata al ‘pesce d’aprile’, una consuetudine che prevede l’organizzazione di scherzi. Claudio allora immagina come sarebbe bello se tutti i giorni fossero come l’1 di aprile, così che tutte le brutte notizie si rivelerebbero in realtà proprio uno scherzo.

 

  1. GIRO NERO

Questo brano propone alcune riflessioni che scaturiscono dalla ricorrenza del 1° maggio, la Festa dei lavoratori. In particolare, Claudio pone l’attenzione sul tema del lavoro nero, che riguarda da vicino anche il mondo dell’arte, poiché l’artista spesso non è considerato un lavoratore e per questo non viene retribuito per quello che invece è un mestiere a tutti gli effetti. Allo stesso tempo, la canzone invita gli artisti a farsi rispettare, svolgendo la propria attività in maniera legale e tutelata.

 

  1. PIÙ DI LEI

Se è vero che il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno, vuol dire di conseguenza che la notte del 21 giugno è anche la più corta dell’anno. La canzone parla di un incontro tra due persone. C’è un treno da prendere al mattino e la notte con la sua magia sta per finire, i due ragazzi dovranno bruciare un po’ di tappe per viverla a pieno, prima che finisca.

 

  1. CON TE

La settima traccia dell’album è abbinata al mese di luglio e ha come tema l’amicizia, poiché proprio il 30 luglio si celebra la Giornata mondiale dell’amicizia. Cosa avremmo fatto senza quell’amico che ci aiuta a uscire dai momenti difficili e ci fa stare bene come pochi? La canzone racconta le esperienze che si vivono con i propri migliori amici, senza i quali la vita sarebbe magari meno avventurosa ma certamente anche meno divertente.

 

  1. FERRAGOSTO

Questa canzone è una dichiarazione d’amore per Roma, la città di Claudio, e non a caso il brano è cantato in dialetto romanesco. La capitale d’Italia viene vista sotto una prospettiva diversa, quella di Ferragosto, quando le strade sono deserte, non c’è smog ed è persino più facile trovare parcheggio: l’occasione giusta per visitarla in tutto il suo splendore e riscoprire luoghi che solitamente non si visitano mai.

 

  1. SETTEMBRE

Settembre, un po’ come gennaio, è un mese di riflessioni e di scelte. Bisogna lasciarsi alle spalle l’estate e ricominciare con la solita routine. Riprendere ciò che avevamo lasciato è forse il lavoro più difficile e settembre ha questo compito ‘ingiusto’ di richiamarci al dovere. Claudio allora lo immagina come il genitore di tutti che dice: “Guarda che qua la pacchia e finita, che hai deciso di fare?”

 

  1. L’ORA LEGALE

Quando ad ottobre si passa dall’ora legale all’ora solare, c’è un momento dalle 2 alle 3 di notte in cui  sembra che si possa fare tutto quel che si vuole, perché appena scattano le lancette si ritorna indietro di un’ora e tutto si annulla. Il brano parla di un incontro fortuito avvenuto proprio dalle 2 alle 3 e di un amore ‘volante’ che forse non è mai esistito. A volte le occasioni passano come i treni e tu sei lì in attesa, ma devi stare attento ad andare nella direzione giusta.

 

  1. SCONTI

Novembre è ormai da tempo associato al Black Friday, una giornata dedicata agli sconti che si svolge ogni anno il venerdì dopo la Festa del Ringraziamento. Con il suo brano, Claudio riflette su come la gente spesso impazzisca in questa occasione, presa dalla frenesia di dover per forza acquistare qualcosa. Questo inevitabilmente ci porta a riempirci di cose inutili, che magari alla fine non utilizzeremo mai.

 

  1. CHE FAI A CAPODANNO (feat. Bruno e Marcello Cirillo)

Il brano che chiude la tracklist, essendo abbinato a dicembre, richiama lo stile di una canzone di Natale. Per l’esattezza, si tratta di una ballad che parla d’amore con un leggero accento malinconico. Capodanno è infatti spesso un momento particolare, non soltanto perché non si sa mai dove passarlo, ma soprattutto lo è per quelle persone che si trovano lontane dal proprio paese e dai propri affetti. La traccia ha anche un tono familiare, dato dalla presenza di Marcello Cirillo (zio di Claudio) nei cori e di Bruno Cirillo (padre di Claudio) al pianoforte.

 

Credits album

Autore e Compositore: Claudio Cirillo

Arrangiatore e Produttore: Jacopo Mariotti

Interpreti e esecutori: Jacopo Mariotti, Lorenzo Lepore (Marzo), Bruno Cirillo (Che fai a capodanno?), Marcello Cirillo (Che fai a capodanno?)

Produttore singolo Settembre: Francesco Pisciotta

Mix e Master: NMG recording Studio

Management e ufficio stampa: Menzaparola by Isola Tobia Label

Foto di copertina: Laura Sbarbori

 

Link di vendita:

iTunes: https://music.apple.com/it/album/365/1613366045

Amazon: https://www.amazon.it/music/player/albums/B09VB12MC3

 

[photo credit: Chiara David]

 

BIO CLAUDIO CIRILLO

Cantautore e polistrumentista, Claudio Cirillo ha iniziato la sua carriera dapprima soltanto come musicista, avvicinandosi in un secondo momento anche al canto. È diplomato in Chitarra Acustica Fingerstyle alla Scuola acustica di Roma e ha frequentato il Saint Louis College of Music con indirizzo Jazz, studiando contemporaneamente batteria e pianoforte. Si è inoltre formato al conservatorio di Santa Cecilia (triennio in Chitarra Jazz) e all’accademia Studio 5 di Roma (corso di Canto).

Ha cominciato ad esibirsi dal vivo molto presto e dal 2018 al 2020 ha viaggiato per l’Europa come artista di strada ‘one man band’ girando per Germania, Olanda, Svezia, Inghilterra, Scozia, Repubblica Ceca, Spagna e Portogallo.

Le varie esperienze live e di ascolto – determinante quello dei brani di Fred Buscaglione e del chitarrista Tommy Emmanuel – hanno contribuito a far maturare in lui uno stile caratteristico, che mette insieme canzone e dialogo con l’ascoltatore, in un passaggio sfumato agevolato dall’uso a incastro dei suoni di musica e parole.

Nel 2017 presenta il suo singolo d’esordio Bellezza d’Oriente sul Red Carpet del Festival di Sanremo; con questa canzone si aggiudica nello stesso anno la vittoria nella categoria Cantautori all’Acoustic Guitar Village di Cremona e arriva finalista al contest Primo Maggio Next 2020. Fra gli altri riconoscimenti ottenuti ci sono il terzo posto al Fiuggi Guitar Festival (sezione chitarra acustica) nel 2015 e al Campionato Cantautori 2018/2019 di Roma. È stato invece semifinalista nel 2018 all’Umbria Voice Music Festival e nel 2019 al Premio Bindi e al concorso Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore.

A ottobre 2020 ha pubblicato il suo primo EP Puzzle (autoprodotto), 5 tracce per raccontare le diverse sfaccettature dell’amore con un tono fresco e leggero, sebbene riflessivo e poetico. Il filo conduttore dell’opera, come suggerisce il titolo, è quello delle diversità sotto ogni forma che tuttavia, se messe insieme, possono dare vita a un’unica immagine. Anche il sound di questo lavoro nasce, non a caso, dall’intreccio di sonorità molto differenti tra loro, quali ad esempio il jazz, il pop e la bossa nova.

Nel 2021 è stato invece l’artista scelto di Agricooltour, festival itinerante organizzato da Isola Tobia Label in tutta Italia con l’obiettivo di portare la musica cantautoriale nei luoghi di produttività rurale e di bellezza paesaggistica normalmente non battuti da eventi artistici.

 

Riferimenti artista:

Facebook: www.facebook.com/ClaudioCirillo.g

Instagram: www.instagram.com/claudiocirillo.g

YouTube: www.youtube.com/channel/UCL_pf-B0-zE3zMh66TlWDyg

 

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