L’artista propone un progetto discografico inedito nettamente differente rispetto ai precedenti. Un omaggio che racchiude in una dimensione intimista il racconto di vicende lontane ma vicine
Dopo una prevendita che ha fatto registrare il tutto esaurito, è ufficialmente uscito Soldati Arlecchini e Pierrot, il nuovo lavoro discografico di Ernesto Bassignano pubblicato da Ondamusic.it con il supporto di Isola Tobia Label. L’album è acquistabile nei digital stores e, anche in copia fisica, su www.isolatobialabel.com/chiosco ed è stato anticipato dal singolo Lettera a Maria (qui il videoclip: https://youtu.be/9sUitUz6bNo), canzone ‘programmatica’ poiché racchiude in sé come in un libro di storie tutte le suggestioni presenti nella tracklist. Non a caso, a dare il titolo al disco è proprio un verso di questo brano in cui si citano gli Arlecchini e i Pierrot presenti in tanti quadri del pittore Aldo Carpi – lo zio al quale il cantautore dedica idealmente l’opera, nonché padre del pianista e compositore Fiorenzo Carpi – insieme ai soldati, figure simboliche delle brutture della guerra vissute dallo stesso Carpi sulla sua pelle, essendo stato rinchiuso in un campo di concentramento. Alcuni suoi dipinti, oltre ai disegni realizzati da Bassignano, trovano peraltro spazio nel booklet, associati ai testi delle canzoni.
L’intero progetto è in realtà un inno all’arte composto da tanti quadri, tinteggiati con vicende lontane ma vicine nel tempo, che hanno come protagonisti, fra gli altri, poeti, scrittori e pittori.
L’album – ideato, scritto e realizzato durante il lockdown di marzo 2020 – segna un solco profondo rispetto ai precedenti dell’artista, essendo caratterizzato da una profonda vena intimista che agli accenti dell’impegno politico e civile preferisce stavolta quelli più letterari. Le ‘invettive’ lasciano infatti il passo al ritorno all’essenziale di una liricità inedita, connotata dall’utilizzo di termini popolari per esprimere concetti alti e parlare di poesia. All’interno di questo lavoro che punta alla ricerca della bellezza, si ritrova inoltre una sintesi dei mestieri che il cantautore ha svolto nella sua lunga carriera, tutti accomunati dalla musica di una chitarra, ‘mastice’ delle variegate esperienze da lui vissute. Tuttavia l’opera non può essere definita un concept, ma una raccolta di pensieri sparsi, omaggi che Bassignano offre all’ascolto attraverso la propria personale visione, accompagnata da un arrangiamento che soltanto apparentemente è melodico e nostalgico, mentre concretamente si rivela essere del tutto ancorato al presente.
Non manca infine un accenno ai tempi difficili che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid-19. I sentimenti di smarrimento legati a questo momento storico, sono condensati nel brano Il Cigno Nero, che significativamente si trova in coda al disco. Immediatamente dopo però, arriva la leggerezza e la speranza della bonus track Domani è un giorno importante, affidata al duetto tra Bassignano e il cantautore Mario Lucio, icona della musica capoverdiana. Una piacevole sorpresa che riapre il cerchio proprio quando sembrava essersi chiuso.
Le parole di Ernesto Bassignano sul progetto:
“Il mio decimo album. Decimo dall’ormai lontano 1973, anno in cui pubblicai il primo. Non sono molti in quasi mezzo secolo, lo so. Ma questo, così come gli altri nove, sicuro mai arrivarono per contratto o disposizione. Ecco, forse perché sono tutti amati, sentiti, desiderati, coltivati nel tempo come improvvise impellente, come messaggi e rivendicazioni, come bisogno fondamentale di espressione e comunicazione. Insieme ad articoli, libri e quadri, insieme a mille iniziative culturali più o meno riuscite ma anch’esse ‘dovute’ alla società che ho vissuto e ancora vivo con immutata passione. Canzoni prima come inni di lotta, poi via via come affreschi civili. Un po’ di scuola genovese, un po’ di Francia, un altro po’ di quella Milano del dopoguerra di mio zio Aldo Carpi, a cui l’album è idealmente dedicato: mescolati ad alcuni miei disegni ci sono i suoi quadri, nel libretto che accompagna il CD. Ma c’è anche la Milano di Strehler, di Dario Fo, di Enzo Jannacci e degli altri protagonisti del cabaret marca Derby. Cinema, teatro, pittura, politica e letteratura, come dire i miei interessi di sempre, fusi tra note e accordi per nulla anglosassoni ma semmai mutuati dalla nostra grande tradizione popolare”.
GUIDA ALL’ASCOLTO
- E ALDA LO SA
Da un verso di Alda Merini, una canzone sulla sua incredibile, altissima, dolorosa e vitale poesia e la nostra altrettanto drammatica e attuale vicenda umana.
- A FURORE
Il ricordo di una estate ‘sessantottarda’ di musica, ballo, amore e mare. La notte in una grotta saracena, il giorno in una piccola baia fatata.
- MODÌ
Tra le brume parigine e le nebbie alcoliche, Modigliani e le sue donne dal collo infinito, innamorate del loro Modì.
- È TEMPO
Siamo ancora in tempo. Non possiamo attendere oltre. Più in basso di così non si può. E se non ora, quando?
- BEN VENGA MAGGIO
Un inno ai cortili, ai fienili, ai covili, alle canzoni del maggio dei poeti toscani a braccio e delle indimenticabili voci di Caterina Bueno, musa del Folkstudio, e di Leoncarlo Settimelli.
- FAVOLA
Chi di voi è gabbianella? Chi gatto? Una canzone per le favole di Luis Sepùlveda, un grande compagno visionario e militante.
- LA CANZONE DI GIOVANNI
Una canzone d’amore, come la può intendere uno degli ‘ultimi’, piena di sentimento, passione e poesia per una donna forse solo immaginata.
- LETTERA A MARIA
Una lettera immaginaria, sintesi di tante lettere reali che il pittore Aldo Carpi, zio di Bassignano e padre del pianista e compositore Fiorenzo Carpi, fece pervenire a sua moglie dal campo di concentramento di Gusen, in cui era rinchiuso e dal quale si salvò proprio grazie alle sue doti artistiche. È la canzone che racchiude tutte le altre come un libro; non a caso, il titolo dell’album è preso proprio da un suo verso.
- IL CIGNO NERO
Un canto attonito e accorato che si interroga su questi nostri tempi devastati dal Covid-19, con domande che si rincorrono, la cui unica risposta è “nessuno lo sa”.
- DOMANI È UN GIORNO IMPORTANTE (bonus track)
Una collaborazione che riempie d’orgoglio, con una delle voci più autorevoli della canzone capoverdiana, Mario Lucio. Il brano è una ‘bonus track’ che compare già nel progetto ONU Capo Verde, terra d’amore vol. 9, a cura di Alberto Zeppieri.
Credits album
Nel disco hanno suonato:
Edoardo Petretti: Pianoforte, tastiere, fisarmonica, percussioni e cori
Stefano Ciuffi: chitarra acustica, chitarra classica, chitarra elettrica, chitarra slide
Marco Zenini: contrabbasso
Angelo Maria Santisi: Violoncello
Stefano Tavernese: violino
Silvia Celestini Campanari: Cori
Tutti i brani sono composti e interpretati da Ernesto Bassignano, tranne la traccia n. 10, Domani è un giorno importante (Mario Lucio Sousa – Alberto Zeppieri / Copyright Control) interpretata da Ernesto Bassignano feat. Mario Lucio, Bonus Track, dal progetto ONU Capo Verde, terra d’amore vol. 9.
Produzione artistica e arrangiamenti di Stefano Ciuffi ed Edoardo Petretti – Delta House Sound Factory
Registrato e mixato da Gianluca Siscaro – Music Village Institute di Roma
Mastering di Federico Pelle – Basement Studio di Vicenza
Produzione esecutiva e supervisione artistica di Alberto Menenti per Ondamusic.it
In collaborazione con Isola Tobia Label.
Progetto grafico: Ondamusic.it
Link di ascolto e di vendita (da inserire)
iTunes https://music.apple.com/it/album/soldati-arlecchini-e-pierrot/1549501789
Amazon https://www.amazon.it/Soldati-arlecchini-pierrot-Ernesto-Bassignano/dp/B08RHKB15D
Spotify https://open.spotify.com/album/1WpJxjKPbtoXGC9cIYQ1Z9
BIO ERNESTO BASSIGNANO
Dal palco dello storico Folkstudio di Roma, la carriera di Ernesto Bassignano – per gli amici Bax – è stata tutta sotto il segno dell’impegno e della militanza politica, oltre che della musica e dell’arte in genere. Le vicende degli anni dei suoi esordi sono peraltro raccontate nel libro Canzoni Pennelli Bandiere e Supplì, pubblicato nel 1996.
Bassignano è stato molto attivo non solo nella veste di cantautore – ha realizzato dieci album – ma anche di giornalista per la carta stampata (Paese Sera) e radiofonico (Ho perso il trend, con Ezio Luzzi). A tali attività affianca da sempre quelle di disegnatore e illustratore, avendo frequentato i corsi di scenografia all’Accademia di Belle Arti.
Riferimenti artista
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Contatti ad uso stampa
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