Il progetto, ispirato alle nature morte di maggie taylor, vuole affermare attraverso le immagini che un’ideale in cui credere vince sempre su un capitale economico
Prosegue con il videoclip del brano Tu, forse non essenzialmente tu nell’interpretazione di Jacopo Perosino (disponibile al link https://youtu.be/52egUKt45_A), il viaggio ‘visivo’ lungo le tracce dell’album Ad esempio a noi piace Rino, omaggio a Rino Gaetano del collettivo Isola Tobia Atypical Club. La clip, diretta da Gianvincenzo Pugliese, è ispirata alle nature morte dell’artista contemporanea Maggie Taylor.
La canzone è una delle 12 contenute all’interno del tributo celebrativo – acquistabile in tutti i digital stores e, anche in copia fisica, su www.isolatobialabel.com/chiosco – che ha visto inoltre impegnati Porfirio Rubirosa (qui il suo videoclip di Spendi Spandi Effendi https://youtu.be/sT0iE0vQy0E), Miriam Foresti, Gerardo Tango, Vorianova, Saverio D’Andrea, Skaperol, Liana Marino, Humanoalieno, Mizio Vilardi, CubeLoose, Carlo Mercadante e, nella ghost track, Ernesto Bassignano, nella riproposizione personale, seppur fedele all’originale, di una scelta di brani del cantautore crotonese (qui i dettagli: “AD ESEMPIO A NOI PIACE RINO”, INSIEME PER CELEBRARE RINO GAETANO – Isola Tobia Label). Dopo questo primo percorso, si vuole adesso andare oltre il testo e la musica attraverso le immagini, con suggestioni anche in questo caso frutto della visione personale dei concetti espressi nelle parole di Rino. Seguiranno durante l’estate altri video relativi alle canzoni dell’album e sulla cui uscita vi terremo man mano aggiornati.
VIDEOCLIP
Il videoclip del brano di Rino Gaetano Tu, forse non essenzialmente tu nella versione di Jacopo Perosino, nasce da un’esigenza poetica precisa con l’obiettivo di affermare che un’idea(le) in cui credere vincerà sempre su un capitale economico.
Così lo descrive il suo regista, Gianvincenzo Pugliese: “È da qualche anno che guardo con una certa fame le nature morte di Maggie Taylor, un’artista contemporanea che mi da l’impressione di saper restituire la realtà alla fiaba da cui proviene. Non aspettavo altro che un’occasione per utilizzare la natura morta per eccellenza come strumento di indagine visiva. Nessun quesito mi pareva sposarsi meglio per il proposito, di quello che mi pone questa canzone. Di conseguenza il formato: nel quadrato perfetto risuonano i cerchi perfetti dei fiori. E poi le rose erano i fiori preferiti di mia nonna Grazia. Anche il numero di inquadrature mi è parsa più una condizione necessaria che una scelta, perché non c’era altro di cui sentissi il bisogno di parlare a parte quello che potevo inserire in quelle tre finestre. Il progetto TFNET – come mi piace chiamarlo da quando l’ho rinominato sul mio pc – è scaturito inoltre da una riflessione sull’espressione ‘cercare l’anima’ contenuta nel testo della canzone e che mi ha sempre ‘perforato’. Sarà che sono calabrese come Rino ma anche piemontese come Jacopo, fatto sta che la possibilità di pormi la questione in totale libertà è stato il regalo che ho ricevuto io. TFNET è solo la mia risposta, in cambio”.
Credits
Diretto e fotografato da Gianvincenzo Pugliese
Con Anna Manuelli
Colore Alessandro Rocchi
Progetto grafico Alessandro Pugliese
Musica e testo: Rino Gaetano
Produzione artistica: Jacopo Perosino
Arrangiamento: Jacopo Perosino, Andrea Nejrotti
Voce, chitarra elettrica, tastiera rhodes: Jacopo Perosino
Pianoforte, organo, batteria elettronica, basso, synth, sequenze: Andrea “Neura” Nejrotti
Armonica: Thomas Newton
Prodotto e mixato da Andrea Nejrotti presso Transeuropa Recording Studio di Torino
Mastering: Giuseppe Scarpato e Paolo Baglioni
BIO
Nato a Torino nel 1988, Jacopo Perosino cresce ad Asti con una palla da basket in mano. Nel 2011 esordisce all’interno del festival “A sud di Nessun Nord” con alcune varietà e improvvisazioni di teatro-canzone. Il 2012 è l’anno in cui invece avvia il collettivo musical-teatrale Noàis, con il quale produrrà un disco e alcuni spettacoli teatrali, insieme a musicisti e performer del panorama locale. Nel frattempo scrive un monologo per il teatro, Figli del 68, che va in scena ad “AstiTeatro 35”. Nel 2014 produce e registra con il collettivo Noàis e Archensiel Studio di Paolo Penna un esteso EP intitolato Lanterne (Punto Rec Studios edizioni). Alterna quindi la musica al teatro, con la stesura, le musiche e l’interpretazione del recital Femmes dans la rue, storie di donne coraggiose e poco ricordate. Nel 2015 vince con il brano inedito Levante, il Premio “Colline di Torino- InediTo”, nella sezione testo-canzone, al Salone del Libro di Torino. Tra il 2015 e il 2016 si esibisce con i Noàis in importanti rassegne nazionali quali Collisioni, Aria di Festival, ResetFestival, Tenco Ascolta, fino a concludere il tour promozionale in Germania allo storico Rondellkonzerte Music Festival. Nel 2017 inizia i lavori del primo album solista, Retrò, avvalendosi della collaborazione di Paolo Penna (già chitarre e arrangiamenti Noàis) e di Giulio Rosa (Roy Paci, Vinicio Capossela, Bandakadabra, ecc.). La produzione artistica viene curata da Fabrizio “Cit” Chiapello nello storico Transeuropa Recording Studios di Torino. Il disco è uscito nel 2019 per Isola Tobia Label. Nello stesso anno vince il premio Botteghe d’Autore – sezione testo canzone, con Gli amanti. Nel 2020 invece, ha vinto nella categoria migliore autore “Premio Riccardo Mannerini” al Premio Nazionale della Canzone d’Autore Emergente di Genova.
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