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Ironico e riflessivo, spensierato ma terribilmente serio.  VECCHIA BIRO  (Isola Tobia Label), il primo album del cantautore e chitarrista siciliano  ANTONIO AGNELLO, nasce all’insegna dei contrasti (e ’Contrasti’ non a caso è il titolo del brano che apre l’album). Un intreccio di generi musicali attraversano il disco – classica, pop, blues, jazz, bossa nova, tango, swing, etnico popolare – regalando all’ascoltatore un sound mai monotono, a tratti piacevolmente retrò, il cui filo conduttore è sicuramente la chitarra. E’ il risultato di uno studio che mira alla ricerca di nuove dinamiche musicali, di uno stile personale che non vuole in alcun modo strizzare l’occhio alle tendenze omologate. Dieci tracce in tutto (una strumentale) per un album autobiografico, ma non autoreferenziale, che prende spunto dalla vita dell’autore per raccontare la vita di tutti. Più meditativo di quanto possa apparire al primo ascolto. C’è anche una ghost track: non un brano qualsiasi, ma proprio quello che dà il titolo all’album.

Inizia a suonare la chitarra da autodidatta e dopo anni di esperienze con svariati gruppi musicali intraprende gli studi della chitarra classica, diplomandosi 5 anni dopo presso il Conservatorio di Avellino. Nel 2010 inizia a scrivere canzoni e poco dopo le raggruppa in un progetto live intitolato “Non solo ironico”, di cui è stato autore, compositore e musicista. Dopo un paio d’anni di concerti in duo e in trio (chitarra e voce, contrabbasso e percussioni) nel 2014 vince il premio della critica al “Time music festival” di Montagnareale (ME) con  “I Mediterronei”, “Non solo ironico” e un ri-arrangiamento della canzone “E penso a te” di Mogol-Battisti. Nello stesso anno arriva in finale al concorso di Musica Controcorrente. Nel corso del 2015 riprende a lavorare sui suoi inediti e decide di inciderli presso il Fourth Mile Studio di Roma. Il 3 febbraio l’album sarà presentato nel corso di un live a Roma a l’HulaHoop Club (Via Luigi Filippo de Magistris, 91/93). 

Oltre all’album VECCHIA BIRO di ANTONIO AGNELLO, nel 2017 Isola Tobia label propone le novità discografiche di Emanuele Bocci, Carlo Mercadante, Nicoletta Noè e Marlò anticipate dai loro nuovi videoclip.

I BRANI TRACCIA PER TRACCIA 

1)        CONTRASTI 
I contrasti, come il bene e il male, sono legati alla nostra esistenza perché l’universo stesso si fonda  su “l’equilibrio degli opposti [T.Terzani]”. Così, in questo brano, anche   la musica e l’approccio strumentale è fondamentalmente stato concepito per rendere al meglio questo concetto. 

2)        FUMARE UCCIDE 
Fumare o non fumare è solo un gioco della mente, è lei che comanda. E’ la riflessione che guida  questo brano che è anche il primo singolo dell’album. Una divertente ballata dai toni teatrali: nessun moralismo, solo un pensiero sulla capacità di scegliere.Sui pacchetti di sigarette campeggia la scritta IL FUMO UCCIDE; accompagna le foto “terroristiche” che ogni tabagista cerca di coprire per non doversi mettere in discussione. Ma più che il fumo, ribadisce Agnello, è proprio il gesto del FUMARE, il vizio, l’abitudine, la dipendenza, che UCCIDE la libertà di scelta di un individuo.n   

3)       I MEDITERRONEI 
“La parola, sentita tempo addietro di sfuggita da un ragazzo, mi rimase impressa per l’ironia”. Per come è stata interpretata, non è intesa come un’elegante alternativa al termine “terroni” (se pur in una strofa del brano si parla anche di questo) ma è legata al senso di appartenenza alle proprie origini, anche conoscendo bene e riconoscendo i mali che affliggono quella terra.n   

4)        MESTIERI IN ESTINZIONE 
Società in evoluzione, mestieri che cambiano e addirittura spariscono. E’ un sintomo del progresso. Tutto bene fino a quando a rischiare di estinguersi sono anche i mestieri legati alla nostra sopravvivenza. Il panettiere ad esempio.

5)        PRELUDIO 
Brano strumentale nato per “Chitarra ironica”: doveva esserne l’introduzione, scritta di getto la sera prima della registrazione. E’ venuto fuori un brano di grande personalità che ha poi conquistato un proprio posto nella track list del disco.

6)        CHITARRA IRONICA 
E’ una delle prime canzoni di Antonio Agnello, quando era “ancora troppo vestito da chitarrista”. Una chitarra ironica, scherzosa, molto ritmica e estrosa. Una chitarra che non vuole solo accompagnare ma lasciare la firma. Come forse farà in tutte le altre canzoni dell’album. 

7)        INFINITI PETALI 
Una divertente dichiarazione d’amore anni Cinquanta a Margherita. Un fiore che si spoglia di infiniti petali come nel gioco m’ama-non m’ama. 

8)        DIPINTO ROSSO 
Un dipinto rosso che descrive un primo incontro. Un colpo di fulmine. Al passaggio di una creatura   “di vermiglio vestita” (come scriveva Giovanni Boccaccio) tutto si dipinse dello stesso colore… 

9)        QUARTIERE MIAO 
E se i gatti d’appartamento potessero essere liberi? Vivere, essere felici e innamorarsi in un quartiere fatto su misura per loro? ’Quartiere miao’ è una canzone pensata per i bambini ma anche  per adulti più fantasiosi. 

10)    L’IMMAGINE DEI TEMPI 
Il presente è incerto, insicuro, pieno di domande. Quasi rimpiange il passato. Ma ci sarà sempre un domani. Nonostante gli eterni dilemmi dell’uomo.n   

CREDITI DEL DISCOnProdotto da Antonio AgnellonRegistrazioni: Fourth Mile Studio (Roma) – Mordente Recording Studio (track 10) Mastering: Daniele Sinigallia presso Gli Artigiani Studio (Roma)nnTesti, musica e arrangiamenti di Antonio Agnello.

Per i suggerimenti e la collaborazione artistica un particolare ringraziamento a Luigi Lo Curzio e Simone Martino. 

Nomi musicisti e strumenti:nAntonio Agnello: Voice – Vocals – Kazoo (track 9) – Guitars (Godin Acs-Sa: tracks 2, 6; Classica Di Lernia: t. 3, 6, 10; Ibanez Vintage V100C: t.1, 4, 6, 7; Ibanez AF125NT: t.8, 9; Zen Strato: t.4, 5, 6, 7 – Ampli: Peavy Delta Blues) – Mandolin (track 3)

Simone Martino: Percussion kit (all tracks), Kaval (track 3)

Luigi Lo Curzio: Double Bass (tracks 2, 4, 6, 7, 8, 9, 10)

Paolo Benelli: Double Bass (tracks 1, 3)

Tindaro Raffaele: Piano (tracks 2, 4, 7, 8, 9)

Lorenzo Perracino: Sax Sop, Alto, Ten, Bar (tracks 1, 2, 4, 7, 8, 9)

Giovanni Todaro: Trumpet (tracks 2, 4, 7, 8, 9)

Michele Fortunato: Trombone (tracks 2, 4, 7, 9)

Andrea De Martino: Violins (tracks  1, 2, 3, 6, 7, 9)

Roberta Rosato: Viola (tracks 1, 2, 3)

Fabrizia Pandimiglio: Cello (tracks 2, 3).n 

Disegni e Grafica (artwork): Marco Mammana 

Foto: Margherita Biondo 
Ufficio Stampa: Strategie di Comunicazione di Daniela Esposito [strategie.de@gmail.com] 
Etichetta: Isola Tobia Label di Carlo Mercadante [isolatobialabel@gmail. com]