La nostra filosofia, il nostro modo di fare le cose
ISOLA TOBIA LABEL
etichetta etica
Questo è un luogo piccolissimo!
Un’isoletta lontana dalle urla dal clamore e dalla confusione.
Un luogo in cui ci piace prendere tempo per vedere nascere i progetti e per poterli far maturare seguendo un corso naturale dettato dall’indole di chi li propone. Dagli artisti.
L’artista al centro della nostra filosofia.
Le sue idee, il suo modo di porsi, di comunicare, di fare.
Non esiste sorpresa in un prodotto confezionato e in questo luogo ci piace essere aperti alla sorpresa.
Tutti sono i benvenuti su quest’isola.
CARLO MERCADANTE
Direttore artistico
Martina angeletti
responsabile progetti artistici
Maria Ilenia Crifò Ceraolo
ufficio stampa & booking
Eleonora De Sanctis
Responsabile servizi
I NOSTRI Punti cardinali
FORMAZIONE
Riteniamo che gli artisti debbano conoscere il proprio lavoro.
Per questo ci impegniamo a formare i nostri artisti su temi come diritto d’autore, diritti connessi, editoria, previdenza e altro… Tra i nostri servizi anche la consulenza legale per i vostri dubbi.
Secondo noi un artista che non conosce il suo lavoro non sarà mai un artista libero.
ASCOLTO
Non riteniamo dignitoso per un artista non avere risposte alle sue idee e se un’etichetta non ha tempo di ascoltare e rispondere, significa che non sa prendersi delle responsabilità. Proponiamo delle dirette skype con chi vorrà parlarci della propria musica.
Nessun invio di file. Un artista spesso ha voglia di presentare il suo progetto in modo più completo. Perchè non farglielo fare?
VALUTAZIONE, NON GIUDIZIO
Crediamo che sia giusto mettere in discussione le nostre capacità sin da subito. Un artista deve sentirsi libero di proporre ciò che meglio crede senza sentirsi in obbligo di inscatolarsi in confezioni musicali appetibili. L’arte non può essere giudicata e noi non vogliamo fare calcoli con troppi numeri. Valutiamo quindi quello che noi possiamo fare per ogni artista in base ai mezzi che abbiamo a disposizione Prenderemo in carico solo progetti che pensiamo di poter fare crescere.
E’ una valutazione su noi stessi non sull’artista. Crediamo che ragionando in questo modo potremo evitare la discriminazione musicale tra nuovissima proposta ed artista affermato.
Si fa quel che si può fare. Quel che non si può fare non si fa (cit. Alberto Manzi).
DIVERTIMENTO
Amiamo l’idea di fare le cose divertendoci. Sorridendo.
Divertirsi non significa essere poco seri ma essere più leggeri.
Felici di fare esperimenti di cui parlare. Senza l’obbligo di riuscire a tutti i costi.
Astenersi gente seria!